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Safe Harbor Proposal 2.0: avanti tutta della S.E.C. sulle criptovalute

E' recentissima la Safe Harbor Proposal 2.0 del commissario Hester Peirce della S.E.C. E', in realtà, una modifica a un documento del febbraio 2020, ma di fondamentale importanza per l'apertura delle criptovalute ai mercati regolamentati. Vediamo insieme in cosa consiste la proposta.

U.s. Securities and exchange logo
Tempo di lettura: 6 minuti
  • Il commissario della s.e.c., Hester Peirce, ha proposto il c.d. Token Safe Harbor Proposal 2.0;
  • La proposta dà più spazio agli sviluppatori per l’emissione di token
  • Lo scopo della proposta è quello di determinare la natura dei token. Se si tratti di titoli azionari o altro
  • Gli sviluppatori dovranno comunicare per tre anni con la s.e.c. e informarla periodicamente sull’andamento del progetto
  • Una commissione valuterà il progetto e verificherà le caratteristiche del token.

1. Introduzione

Uno dei problemi principali che impedisce alle criptovalute di circolare senza essere viste con sospetto è quello relativo alla loro qualificazione giuridica e commerciale. I detentori di blockchain che emettono token per la prima volta si devono misurare con l’incertezza normativa o con l’eventualità di violare quelle che negli Stati Uniti sono le c.d. U.S. security laws.

Proprio negli Stati Uniti si è fatto un passo avanti. I token assumono conformazioni diverse a seconda del loro utilizzo e delle loro funzioni (si pensi, ad esempio, Dogecoin rispetto a Flow).

Safe Peirce Blockchain
Commissioner Hester M. Peirce

Il commissario della S.E.C., Securities and Exchange Commission, Hester Peirce, ha messo a punto una soluzione che darebbe un maggiore margine di manovra agli sviluppatori blockchain all’emissione di nuovi token.

In particolare, Peirce ha pubblicato la sua proposta, il c.d. Token Safe Harbor Proposal 2.0, che, ad onor del vero, modifica un piano regolatorio già presentato nel febbraio 2020.

Vediamo cosa prevede.

Qui il testo della proposta: https://www.sec.gov/news/public-statement/peirce-statement-token-safe-harbor-proposal-2.0

2. Token Safe Harbor Proposal 2.0

In breve, la proposta del commissario Peirce prevede:

  • un periodo di “osservazione” del nuovo progetto blockchain e dei relativi token, con trasmissione alla S.E.C. di report periodici;
  • un exit report per determinare la natura e le funzioni del token di nuova emissione;
  • una commissione esterna per l’analisi del progetto.

L’essenza della soluzione proposta consiste nel considerare i token come titoli fin dalla loro prima emissione, salvo che non cambi gradualmente in qualcosa di completamente diverso. Peirce afferma, nelle note introduttive alla proposta, che: «Token may be offered and sold initially as a security because it is wrapped in a transaction involving an investment contract, but the Token may later be offered and sold outside of an investment contract. For example, sales of a particular Token likely would not constitute sales of an investment contract if purchasers could no longer reasonably expect a person or group to carry out the essential managerial or entrepreneurial effort».

L’evoluzione di un progetto blockchain non permette, dunque, di determinare fin da subito quale sia la natura giuridica del token perchè non risponde alle tipiche regole finanziarie e commerciali. Al fine di determinare se la vendita di token costituisca o meno l’oggetto di un investment contract è necessario che questi vengano venduti e scambiati liberamente da parte di potenziali utenti, programmatori e partecipanti alla rete.

La proposta di Peirce prevede che i developer teams di nuovi progetti abbiano a disposizione un periodo tre anni nel quale possono muoversi liberamente e sviluppare una rete centralizzata o decentralizzata e, in base a questo, determinare se i token emessi siano c.d. securities, cioè titoli veri e propri, oppure prodotti venduti al di fuori di contratti d’investimento.

Questo proposta consente, tra le altre cose, anche di scambiare più facilmente token nel tentativo, per gli sviluppatori, di aumentare la propria liquidità a beneficio del progetto, così come si farebbe con normali titoli o azioni.

Come ha detto Jerry Brito di Coin Center, la proposta fornisce ai developer teams «time to build a functional, decentralized network and grow participation in it to the point that the network is not reliant on their continued efforts».

2.1 Quali sono le modifiche apportate al Safe Harbor originale?

Safe Pierce Blockchain

Il Safe Harbor Proposal 2.0, disegnato a seguito di consulenze legali, di esperti di crittografia e del generale pubblico di potenziali investitori, modifica in tre punti l’originaria proposta del 2020:

  • per assicurare l’adempimento di uno dei principali doveri della S.E.C., la sicurezza degli investitori, Peirce ha proposto che l’Agenzia venga informata e aggiornata periodicamente sull’andamento del progetto. A ciò ha aggiunto come requisito che i progetti blockchain abbiano un blockchain explorer funzionante, al fine di garantire la trasparenza nelle transazioni;
  • Peirce ha, inoltre chiarito cosa accade al termine dei tre anni di “osservazione”. Un comitato esterno esaminerà il rogetto e verificherà se questo sia sufficientemente decentralizzato o se ancora accentrato e sotto il controllo di una o più persone definite. In quest’ultimo caso il token della blockchain sarà considerato al pari di un’azione o un titolo e andrà, pertanto, registrato come tale;
  • per quanto attiene all’exit report menzionato sopra, Peirce ha ampliato le aree che questo dovrà considerare. In particolare, dovrà indicare se il team  che ha creato il token concentri sufficienti poteri per alterarne il prezzo o se, pur non avendo potere, abbia, comunque, a disposizione informazioni privilegiate che possano influenzare o distorcere la visione del token da parte del pubblico.

3. Conclusioni.

Pur se lentamente, nuovi e importanti passi si stanno facendo verso il riconoscimento della blockchain e delle criptovalute come di una parte ormai preponderante della nostra realtà

La proposta della Peirce dovrebbe toccare a breve le scrivanie dei suoi colleghi. Nota positiva è che il nuovo presidente della S.E.C., Gary Gensler, scelto da Biden, è uno dei maggiori esperti in materia blockchain. Saprà, di certo, valutare con ponderazione la proposta della Peirce.

Ciò che in Italia ancora non si fa. Siamo fermi, la blockchain e le criptovalute non sono disciplinate e sono ancora riportate nei servizi televisivi come un fenomeno x-files.

Negli Stati Uniti, invece, la stessa Peirce consapevole del momento di cambiamento ha affermato che «now, as a new Chairman is coming into the SEC with a new agenda, is the perfect time for the Commission to consider afresh how our rules can be modified to accommodate this new technology in a responsible manner».

 


Per approfondire:

https://decrypt.co/66453/secs-hester-peirce-floats-revised-crypto-safe-harbor-rules

Qui potrete trovare la proposta completa del Commissario Peirce: https://www.sec.gov/biography/commissioner-hester-m-peirce

Profili giuridici della tecnologia blockchain in Italia: https://theledger.it/approfondimenti/profili-giuridici-della-tecnologia-blockchain-un-fenomeno-distribuito/

Scritto da
Contributore
Avv. Luca Amorelli, laureato in giurisprudenza presso l’Università L.U.I.S.S. “Guido Carli†di Roma nel 2015. La sua formazione e competenza professionale è rivolta alle tematiche concernenti le obbligazioni, i contratti, i beni pubblici e privati, il funzionamento dei servizi pubblici e, più in generale, le posizioni soggettive dei cittadini utenti. Con un'attenzione sempre crescente per il mondo della Blockchain e degli Smart contracts, nel 2020 ha completato presso l'Università L.U.I.S.S. il Master di II livello in diritto della concorrenza e dell'innovazione. Nel settore delle nuove tecnologie l'Avv. Amorelli è specializzato nel diritto applicato o applicabile alla Blockchain e agli Smart contracts. Si occupa, inoltre, dei profili giuridici, fiscali ed economici legati all'uso e alla conservazione di criptovalute.
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