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Tesla verso la riapertura alle criptovalute: ci si può fidare? | Theledger

Tesla verso la riapertura alle criptovalute: ci si può fidare?

L'azienda Tesla ha dichiarato che il Bitcoin potrà essere riutilizzato come mezzo di scambio nelle sue transazioni. Non sarà un'altra mossa di Musk, viste le sue dichiarazioni proprio contro il Bitcoin?

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Tempo di lettura: 3 minuti
  • Nel report semestrale compilato con la S.e.c. risulta che Tesla possiede Bitcoin per 1,5 miliardi di dollari;
  • Tesla dichiara che in futuro potrà ricominciare a utilizzare bitcoin nelle transazioni;
  • Questo potrà avvenire solo quando il mining sarà più green.

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1. Introduzione

Sembra che l’azienda produttrice di auto elettriche “Tesla” voglia cambiare rotta e accettare, nuovamente, Bitcoin per le sue transazioni.

Tesla verso la riapertura alle criptovalute: ci si può fidare?

Nel maggio 2021 le criptovalute e, in particolare, il Bitcoin, hanno subito una contrazione nel valore dovuta anche alle pubbliche dichiarazioni di Elon Musk di volerne sospendere l’uso a causa delle loro inaffidabilità, oltre che per l’impatto che il mining ha sull’ambiente.

Secondo il report trimestrale compilato dalla Tesla in collaborazione con la S.e.c. americana, è risultato che l’azienda possiede l’equivalente di 1,5 miliadi di Dollari in Bitcoin. Alla luce di ciò, la stessa azienda si espressa positivamente sulla possibilità di accettare criptovalute come forma di pagamento.

2. Perchè  il cambio di rotta?

Elon Musk ha rivelato di aver acquistato 1,5 miliardi di dollari di Bitcoin, ma di averne sospeso l’utilizzo per preoccupazioni legate all’ambiente.

Tesla verso la riapertura alle criptovalute: ci si può fidare?

Si sa che uno dei lati negativi del Bitcoin è proprio l’elevato dispendio di energia elettrica, per buona parte “sprecata” in calcoli inutili.

Musk ha, però, promesso che la compagnia ricomincerà ad utilizzare i Bitcoin nelle transazioni, una volta che sarà confermato l’utilizzo da parte dei Miners di fonti energetiche alternative e pulite per la loro attività.

«When there’s confirmation of reasonable (50 per cent) clean energy usage by miners with the positive future trend, Tesla will allowing Bitcoin transactions».

Dal report aziendale è risultato che Tesla ha raggiunto un valore di market cap pari a 1 trilione di dollari, rientrando di diritto fra le aziende leader mondiali come Apple, Microsoft, Amazon e Alphabet.

Il salto in avanti si è avuto dopo che la compagnia di noleggio auto Hertz ha dichiarato di aver ordinato 1 milione di veicoli Tesla, che andranno ad arricchire la sua flotta dalla fine del 2022. Il valore dell’ordine, infatti, è di almeno 4,2 miliardi.

3. Conclusioni

Quando Elon Musk si pronuncia sulle criptovalute bisogna sempre stare attenti.

Il corso avuto da Dogecoin e Bitcoin nei mesi scorsi dopo le dichiarazioni di Musk è l’esempio di come la sua posizione sulle criptovalute non sia affidabile e chiara.

Condanna pubblicamente le criptovalute, ma, poi, si scopre che ne possiede per miliardi.

Un razzo diretto per Marte esplode e, automaticamente, inizia a pubblicare post di pump di Dogecoin.

Sarà questa un’altra dichiarazione per pilotare il valore di Bitcoin verso l’alto?

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Per approfondire:

  1. https://cryptonomist.ch/2021/10/26/tesla-bitcoin-come-pagamento/
  2. https://gadgets.ndtv.com/cryptocurrency/news/tesla-bitcoin-payment-accept-elon-musk-us-sec-2589378
  3. https://theledger.it/news/tesla-da-oggi-e-possibile-acquistarne-una-in-bitcoin/
Scritto da
Contributore
Avv. Luca Amorelli, laureato in giurisprudenza presso l’Università L.U.I.S.S. “Guido Carli†di Roma nel 2015. La sua formazione e competenza professionale è rivolta alle tematiche concernenti le obbligazioni, i contratti, i beni pubblici e privati, il funzionamento dei servizi pubblici e, più in generale, le posizioni soggettive dei cittadini utenti. Con un'attenzione sempre crescente per il mondo della Blockchain e degli Smart contracts, nel 2020 ha completato presso l'Università L.U.I.S.S. il Master di II livello in diritto della concorrenza e dell'innovazione. Nel settore delle nuove tecnologie l'Avv. Amorelli è specializzato nel diritto applicato o applicabile alla Blockchain e agli Smart contracts. Si occupa, inoltre, dei profili giuridici, fiscali ed economici legati all'uso e alla conservazione di criptovalute.
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