- In Turchia sono spuntati improvvisamente gli scambi in criptovalute soprattutto a Istanbul
- La società di analisi blockchain Chainalysis ha calcolato che i volumi di scambio di criptovalute che utilizzano la lira sono balzati a una media di 1,8 miliardi di dollari al giorno
- Il popolo turco apprezza in particolare la stablecoin tether
- L’ascesa delle criptovalute è stata decisiva per lanciare una nuova serie di strumenti con i quali immagazzinare ricchezza
- Il presidente Erdogan nello scorso autunno ha messo in difficoltà il sistema finanziario turco, spingendo verso ripetuti tagli dei tassi di fronte all’aumento dell’inflazione
- le politiche insensate dal punto di vista dei tassi non chiede decisioni politiche e la diminuzione della fiducia sulle statistiche relative all’inflazione hanno reso le criptovalute un rifugio certo e sicuro
Secondo le ultime notizie che arrivano in questo periodo in Turchia sono spuntati improvvisamente gli scambi in criptovalute soprattutto a Istanbul che è la città più grande nonché la capitale commerciale di questo paese.
La moneta turca in questi ultimi mesi è diventata volatile a detta degli esperti ed è questo uno dei motivi per i quali i turchi stanno sempre di più optando per le criptovalute.
Un dato sotto questo punto di vista è significativo: infatti è stato calcolato dalla società di analisi blockchain Chainalysis che i volumi di scambio di criptovalute che utilizzano la lira sono balzati a una media di 1,8 miliardi di dollari al giorno.
Sicuramente sono numeri significativi ma ancora modeste rispetto ai risultati di un’indagine fatta qualche anno fa dalla banca dei regolamenti internazionali che ha verificato è rilevato circa 71 miliardi di transazioni lire al giorno.
In particolare il popolo turco apprezza la stablecoin tether, che ha un valore che risulta molto ancorato al Dollaro. Nello scorso autunno secondo quello che è stato rilevato dal fornitore di dati Cryptocompare, la lira è diventata la valuta emessa dal governo più scambiata rispetto al Tether e ha superato sia l’euro che il dollaro.
Nel corso del tempo i turchi si sono dimostrati molto residenti che hanno superato brillantemente i periodi difficili dal punto di vista economico mantenendo i loro soldi in dollari USA, euro oppure oro.
L’ascesa delle criptovalute è stata decisiva per lanciare una nuova serie di strumenti con i quali immagazzinare ricchezza, anche se ovviamente si parla di un qualcosa che è più volatile. Da settembre ad ora consideriamo che la lira ha perso circa il 40% del suo valore rispetto al Dollaro, mentre bitcoin inizialmente ha avuto un balzo del 40% sempre rispetto al dollaro, ma a novembre, anche se poi si è attestato scendendo di oltre il 10%.
Com’è la situazione a Istanbul
Istanbul è la capitale commerciale della Turchia, nonché una delle città più grandi. In questo momento possiamo vedere gli annunci sugli scambi di criptovalute che compaiono anche sui cartelloni pubblicitari negli aeroporti della città e anche sul tram.
Il presidente Erdogan nello scorso autunno ha messo in difficoltà il sistema finanziario turco, spingendo verso ripetuti tagli dei tassi di fronte all’aumento dell’inflazione.
La valuta si è stabilizzata nelle ultime settimane anche grazie a un salvataggio fatto in extremis dal governo verso i risparmiatori, anche se la popolazione e la stampa rimangono ancora un po’ diffidenti sull’argomento.
Infatti, come affermano alcuni giovani Trader del posto, le politiche insensate dal punto di vista dei tassi non chiede decisioni politiche e la diminuzione della fiducia sulle statistiche relative all’inflazione hanno reso le criptovalute un rifugio certo e sicuro, nonostante la loro volatilità.
Particolare risalto è stato dato alle dichiarazioni di un trader di 27 anni che si chiama Kagan Senay il quale ha affermato di avere iniziato a fare trading con i Bitcoin già qualche anno fa con lo scopo di avere un’entrata extra.
Man mano che il tempo passava ha intravisto questa modalità come un modo per proteggere i suoi soldi in lire dalla possibile inflazione.
Teniamo presente che il potere d’acquisto della lira che guadagna con il suo lavoro presso un produttore di tessuti è molto diminuito e i prezzi sono diventati più alti.
Purtroppo in Turchia la sfiducia almeno in parte va oltre la questione della lira, nel senso che due terzi dei depositi bancari nel paese sono valute estere, principalmente l’euro e il dollaro.
Inoltre in genere le banche turche prestano un po’ di quei soldi alla banca centrale o al governo che li utilizzerà per intervenire nei mercati valutari in una battaglia molto ardua per sostenere la lira.
Nel caso in cui ci fosse la fretta di ritirare dollari ,le banche dovrebbero averne alcuni di essi per soddisfare quelle che sono tutte le esigenze depositanti oppure prima che il governo possa procurarsi dollari.
Nella peggiore delle ipotesi secondo alcuni il governo potrebbe costringere la banca a convertire i depositi in dollari in lire. Ecco perché a causa di questo timore molti stanno scambiando i dollari tenuti in banca in contanti con quelli che sono noti come stablecoin e criptovalute che hanno un valore ancorato a valvole tradizionali come il dollaro, secondo diversi risparmiatori Turchi.
Ricordiamo inoltre che più della metà degli scambi contro la lira riguardava il tether che è una stablecoin utilizzata anche come gateway per fare trading in entrata e in uscita da posizioni in monete più volatili con Bitcoin ed ether.
L’Exchange di criptovalute turco Bitlo ha registrato ultimamente un aumento considerevole del numero di nuovi trader soprattutto quando il valore della lira qualche mese fa era crollato, così come affermato dalla chief marketing officer dell’azienda Esra Alpay.
Essa ha dichiarato testualmente che “La volatilità della lira turca e l’aumento dell’inflazione osservati negli ultimi mesi hanno portato i nostri investitori a vedere la criptovaluta come un investimento redditizio a lungo termine e come una copertura contro l’inflazione a breve termine“.
Un altro studente di 24 anni che vuole diventare marinaio ultimamente è entrato in un negozio di criptovalute nel Gran Bazar e cioè CaspiCoin proprio per controllare la commissione per l’acquisto di tether con i suoi risparmi in dollari in usd.
Il suo obiettivo è quello di utilizzare tether per acquistare altre criptovalute in quanto secondo lui possono offrire speranza ai turchi che hanno problemi economici e vogliono guadagnare soldi in maniera semplice.