- Vladimir Putin è favorevole ad un’apertura della Russia alle criptovalute, affermando che hanno il “diritto” di esistere;
- L’apertura verso le criptovalute non significa, però, il loro utilizzo per le transazioni con oggetto beni come il petrolio;
- Le dichiarazioni di Putin derivano anche dalla recente apertura della Casa Bianca a rivedere la normativa in materia di criptovalute.
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1. Introduzione
Il Presidente russo, Vladimir Putin, si è espresso in modo favorevole all’uso delle criptovalute.
Visto anche l’interesse dimostrato dai regolatori mondiali e nonostante i rischi connessi al riciclaggio e alle attività criminali in genere, anche la Russia non vuole essere da meno a questo fenomeno.
In un’intervista alla CNBC il Presidente ha dichiarato che le criptovalute «hanno il diritto di esistere e possono essere utilizzate come mezzo di pagamento».
Allo stesso tempo Putin ha messo in guardia sul fatto che “apertura” non vuol dire ancora impiegare le criptovalute negli scambi di petrolio e altri beni che costituiscono il cuore delle esportazioni russe.
La legittimazione, seppure non formale e ancora in uno stato embrionale, delle criptovalute in Russia, costituisce un ulteriore e importante passo avanti nella loro diffusione.
Vediamo in concreto cosa si è detto nell’intervista.
2. Competizione U.S.A. – Russia sul mondo crypto
Gli eterni concorrenti dei tempi moderni, si sa, sono Stati Uniti e Russia.
Ora si ritrovano testa a testa nella competizione internazionale sulle criptovalute.
La Russia da tempo cerca alternative al dollaro per le attività di scambio. In particolare, da quando nel 2014 è stata sanzionata dagli Stati Uniti per l’annessione della Crimea.
Putin, infatti, accusa gli Stati Uniti di utilizzare la sua moneta come arma nei confronti della Russia.
I grandi investitori di criptovalute affermano che c’è la possibilità che le monete decentralizzate prendano il posto della moneta corrente emessa dalle banche centrali.
La Banca di Russia, invece, ha ripetutamente messo in guardia gli investitori sulla volatilità del mercato crypto e sul fatto che queste non siano adatte a essere usate come moneta corrente nel mercato interno.
Seppure nulla ancora sembra muoversi, il Ministro delle finanze Alexei Moiseev ha, comunque, dichiarato che non ci sono piani di interdizione all’uso delle criptovalute, come è avvenuto per la Cina.
3. Conclusioni
L’apertura di Putin alle criptovalute non è casuale.
Questa è connessa con la contemporanea apertura della Casa Bianca a rivedere e coordinare la politica crypto. Ciò che, in concreto, si tradurrebbe in nuove regolazioni.
Tutto questo accade mentre la Cina, proprio quest’anno, ha inasprito i controlli a livello industriale e, nel mese di settembre, ha vietato tutte le transazioni in criptovalute.
Sulle criptovalute ci sono diverse vedute. La competizione si fa sempre più forte e se, da un lato, c’è chi è disposto a mettersi in gioco, c’è chi, dall’altro, se ne tira fuori, forse spaventato.
La partita è ancora aperta.
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