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Goldman Sachs. Ethereum è l’unico asset con più potenziale di Bitcoin | Theledger

Goldman Sachs. Ethereum è l’unico asset con più potenziale di Bitcoin

Stando ad una nota scritta da Goldman Sachs, Ethereum rappresenterebbe l’unica cripto con più potenziale e utilità di Bitcoin.

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Tempo di lettura: 5 minuti
  • Goldman Sachs ha scritto una nota ai suoi clienti in cui ha giudicato e espresso pareri sulle criptovalute
  • Nella nota viene affermato che, secondo le sue opinioni, ETH è l’unico asset con un vero potenziale pratico nel mondo reale
  • Effettivamente, a parte Bitcoin, ETH sembra essere uno dei pochi strumenti usati quotidianamente e in maniera efficiente all’interno della blockchain.
  • Tuttavia, la compagnia considera gli asset digitali come non appartenenti alla classe degli investimenti.

Stando a quanto detto da Goldman Sachs, importantissima banca d’affari di Wall Street, l’asset del settore blockchain che può essere considerato come quello con il più alto potenziale è uno solo: Ethereum. Lo ha detto in una nota ai suoi clienti nella giornata del 7 luglio 2021, affermando che ETH potrebbe diventare un vero e proprio luogo digitale dominante su tutti gli altri.

Perché proprio Ethereum?

Stando a quanto detto all’interno della nota ai clienti, le previsioni di Goldman Sachs su Ethereum dicono che la sua capitalizzazione di mercato, insieme alla dominante, potrebbe superare quella di Bitcoin nel giro di qualche anno.

Si legge nella nota che ETH, almeno al momento, sembra avere più potenziale rispetto agli altri asset, in quanto viene utilizzato in maniera pratica e reale all’interno della blockchain. Perché questo? Beh, effettivamente tutto ciò che riguarda la DeFi, le dApps e gli smart contract, parte spesso da ETH , anche se ultimamente si possono trovare molti utenti di Binance Smart Chain (BSC).

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Logo Goldman Sachs

Inoltre, la community di Ethereum sembra essere molto fedele a tale criptovaluta, e non sembra demordere nonostante l’alto costo delle Gas Fees. Tutto ruota soprattutto attorno agli smart contract, strumenti essenziali per la blockchain che permettono di eliminare ogni intermediario garantendo sicurezza e rispetto del contratto stesso.

Difatti, nascono ogni giorno nuove dApps o protocolli legati alla finanza decentralizzata, che non fanno altro che aumentare il potenziale per questo asset che, fino all’anno scorso, valeva appena 300-400$. Inoltre, BTC viaggia molto più lentamente rispetto a ETH, e non sembra avere lo stesso numero di utilizzi pratici disponibili tramite questo asset innovativo.

Anche la velocità di crescita è notevole, se consideriamo un rialzo di circa il 261% in un anno di Bitcoin, confrontato con l’856% di ETH.

Goldman Sachs sull’oro

Nonostante le affermazioni molto bullish su ETH, Goldman Sachs ha sottolineato quanto l’oro sia comunque una sicurezza, definendolo come “Superior store of value”, ovvero una riserva di valore superiore. Difatti, secondo la banca, gli asset digitali sarebbero definibili come “risk-on inflation hedge”, ovvero una sorta di copertura dall’inflazione a rischio.

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Fonte: Pixabay

Effettivamente, c’è molta concorrenza all’interno del mondo cripto, che non fa altro che aumentare il rischio, soprattutto per i piccoli investitori che, ingenuamente, pensano che investire in asset digitali significhi guadagnare automaticamente del denaro.

Questo, però, è dovuto anche alla falsa pubblicità che si fa di questo tipo di strumenti che, piuttosto, si propongono come rivoluzione agli strumenti finanziari, e non come un metodo per fare soldi facili.

La cosa che più colpisce delle affermazioni, a tratti contraddittorie, di Goldman Sachs, è che circa un mese fa un loro membro del reparto Investment Strategy aveva definito le cripto come un asset “non investibile”, cioè su cui non è possibile investire.

La sua analisi, appunto, sottolineava come le cripto fossero tanto rivoluzionarie quanto impossibili da utilizzare all’interno del mercato degli investimenti tradizionali. Ad ogni modo, ETH non ci ha messo molto a farsi notare, tant’è che non solo le banche stanno facendo attenzione al sorpasso su BTC, ma anche membri importanti della finanza centralizzata come Alex Mashinsky, CEO di Celsius Network.

L’imprenditore, appunto, ha detto che, secondo lui, nel 2022 o 2023 ETH supererà di gran lunga BTC. Tornando alla nota di Sachs, vi lasciamo con una citazione trovata al suo interno:

“L’oro è in competizione con le cripto nella stessa misura in cui è in competizione con altre attività rischiose come le azioni e le materie prime cicliche”, dice la nota. “Vediamo l’oro come una copertura difensiva dell’inflazione e le cripto come una copertura dell’inflazione a rischio“.

Conclusioni

Sono sempre di più le entità maggiori che si avvicinano al mondo cripto, e ogni giorno escono nuove notizie riguardanti i loro pareri sugli asset digitali.

Non si capisce, ancora, se questo sia un buon segno o meno, in quanto le criptovalute nascono proprio come soluzione alternativa a banche, intermediari e enti superiori. Tuttavia, gli investitori tradizionali potrebbero prendere più fiducia a seguito di questo tipo di news, e capire che si tratta di strumenti reali e funzionali.

Logicamente, stiamo sempre parlando di investimenti ad alto rischio. Ma, se si considera la parte tecnologica di asset come Ethereum, la situazione si ribalta completamente.

Tenendosi aggiornati, inoltre, si possono imparare nozioni molto importanti e andare oltre la punta dell’iceberg, ovvero la semplice speculazione.

Approfondimenti

Bibliografia

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Laureato in lingue per la comunicazione interculturale e d'impresa, mi sono avvicinato da circa 6 mesi al mondo delle criptovalute, e me ne sono praticamente innamorato. Nella vita faccio il content writer come freelance, ma mi piace tenermi aggiornato sulle notizie relative al mercato della blockchain e faccio qualche micro-investimento. In più, sfrutto la potenzialità di alcune piattaforme di mining, faucet e wallet virtuali.
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