- Il CEO di Aave, il più grande protocollo DeFi del momento, ha deciso di sviluppare un nuovo social su blockchain Ethereum.
- Lo ha denominato il nuovo Twitter, sottolineando la sua voglia di risolvere i problemi dovuti alla monetizzazione dei contenuti e alla censorship.
- Essendo decentralizzato e permissionless, non sarà un algoritmo a decidere chi ottiene la visibilità e chi no. Tutto si baserà sul reale valore del contenuto, i cui i dati saranno analizzati on-chain.
Girano già tantissime voci su social come Reddit e su siti del settore come Decrypt riguardo alla nascita di una nuova alternativa a Twitter: un progetto lanciato dal fondatore di Aave che girerà su blockchain Ethereum. Non siamo di fronte al primo social che nasce su base blockchain.
Tuttavia, una notizia del genere, così vicina all’uscita del nuovo EIP di ETH, potrebbe significare molto per il mondo cripto.
Come sarà strutturato il progetto?
Il fondatore del protocollo, Stani Kulechov, ha annunciato la possibilità di utilizzare il nuovo social non solo per interagire con gli altri utenti. Difatti, sarà possibile monetizzare i propri contenuti secondo le regole della piattaforma.
Ci sono già esempi simili, come i social publish0x e read.cash, piattaforme rivolte maggiormente a coloro che amano scrivere contenuti relativi al settore cripto. In questi casi, però, si tratta di semplici siti web, e non di applicazioni che girano su blockchain.
Il principio, però, è sempre quello di dare più spazio ai content creators che vogliono distinguersi online con contenuti di valore monetizzabili sin dall’inizio. La differenza, come ha anche affermato Stani Kulechov, starà nel fatto che l’ecosistema sarà completamente permissionless, nel senso che non servirà nessun tipo di autorizzazione per accedervi.
Ovviamente, tutti i dati saranno raccolti on-chain, in modo da rispettare la privacy aumentando al contempo il livello di sicurezza.
Negli ultimi giorni, una notizia molto simile è uscita da Jack Dorsey, fondatore di Square. L’imprenditore, appunto, ha annunciato che creerà una nuova piattaforma DeFi incentrata su Bitcoin, tant’è che Kulechov ha esplicitamente twittato:
“Dato che Jack costruirà una piattaforma su Aave per Bitcoin, noi di Aave dovremmo costruire un nuovo Twitter su Ethereum”.

D’altronde, il pensiero principale di Kulechov è quello di rendere i social decentralizzati, in modo che i creatori possano possedere un proprio audience in base alla reale qualità dei loro contenuti, e non in base ad un algoritmo che premia solamente i fondatori della piattaforma.
Sono già stati fatti alcuni tentativi, come nel caso di Steemit, anche se nessuno di questi è riuscito realmente a spopolare.
Qual è l’obiettivo di Kulechov?
Il piano è quello di lanciare, entro fine anno, il nuovo social sulla blockchain di ETH. Aave, d’altronde, ha già più di 10.9 miliardi di dollari all’interno del protocollo, fattore che la fa posizionare come la prima all’interno di tutto l’ecosistema DeFi.
Potendo, appunto, prestare e prendere in prestito criptovalute tramite smart-contract, è ovvio che gli utenti si siano interessati, negli anni, al protocollo. Ma riuscirà, questo, a contribuire alla nascita del nuovo social che vuole creare Kulechov?
Nessuno, logicamente, può saperlo in anticipo, anche se i presupposti sembrano essere molto positivi. A differenza di Dorsey, che ha comprato oltre 8000 BTC l’anno scorso senza però compiere azioni concrete per la creazione della piattaforma DeFi per Bitcoin, Kulechov sembra avere le idee abbastanza chiare.
Difatti, il suo obiettivo è quello di risolvere i problemi di censura e dei sistemi di pagamento per i content creators, dando valore principalmente a chi crea i contenuti, come abbiamo sottolineato prima.
“Twitter realizza tutte le entrate dai tuoi tweet e dai contenuti che condividi, e Twitter decide quali dei tuoi tweet ottengono visibilità attraverso l’algoritmo”, ha detto Kulechov. Questi problemi, però, si risolveranno tramite la decentralizzazione.
Ma riuscirà il nostro caro CEO a rendere il progetto realmente valido, nonostante chi ci ha già provato, come nel già citato caso di Steemit, ha fallito?
Conclusioni
Creare un social decentralizzato, come abbiamo visto, non è molto semplice. Ci hanno già provato in diversi, senza però ottenere grandi risultati.
Kulechov, però, sembra abbastanza deciso nella realizzazione del suo progetto. Il protocollo è il più grande del momento, e girare su una blockchain come Ethereum non può che giovare allo sviluppo della piattaforma.
La community di ETH, d’altronde, è una delle più fedeli nel mondo cripto, anche più di quella di Bitcoin, che in momenti di ribasso cade spesso in episodi di panic sell.
Tenendosi aggiornati sull’argomento, si potrebbe arrivare per primi all’interno di un social che ha tutte le potenzialità di diventare virale per il mondo blockchain.
Approfondimenti
- https://theledger.it/podcast/come-ethereum-inglobera-tutte-le-cryptovalute
- https://theledger.it/recensioni/il-protocollo-defi-piu-solido-in-termini-di-sicurezza/
Bibliografia