- L’emissione di obbligazioni su blockchain per € 100.000.000,00 faceva parte di un test condotto dalla Banque de France e la Banca europea per gli investimenti;
- L’esperimento ha avuto lo scopo di verificare l’emissione e il successivo controllo in sicurezza di obbligazioni da parte della banca centrale francese;
- Le obbligazioni sono state emesse per mezzo della Central Bank Digital Currency, operante su protocolli blockchain;
- Questo è stato il terzo di altri esperimenti condotti a partire dal 2020 e ne seguiranno altri. Tutto nell’ambito di un programma di ricerca della Banque de France.
1. Introduzione
Vi ricordate quando, qualche giorno fa, si parlava dell’emissione imminente di obbligazioni da parte della Banca Europea per gli investimenti per un valore complessivo di € 100.000.000,00?
Ne abbiamo parlato in maniera entusiasta perché anche l’Europa si iniziava a muovere verso il futuro.
Non che non sia accaduto, ma l’emissione, secondo un comunicato della Banca centrale francese, la Banque de France, era una prova di emissione. Lo scopo era quello di verificare la fattibilità dell’emissione di strumenti finanziari “tradizionali” sfruttando nuove tecnologie come la blockchain.
Proprio per gli inizi di maggio, lo ricordiamo, era prevista l’emissione sul mercato secondario delle “cripto obbligazioni”, in tagli da € 1.000,00 l’una e con scadenza al 28.4.2023.
L’emissione sul mercato primario era già avvenuta mediante la cooperazione con tre banche membre del sindacato bancario: Goldman Sachs International, Santander e Société Générale.
Ma vediamo, in particolare, cosa si è detto.
2. La sperimentazione e il comunicato della Banque de France
Con un comunicato dello scorso giovedì, 29.4.2021, la Banca Centrale Francese ha rivelato che l’emissione delle obbligazioni digitali, condotta con la collaborazione delle tre banche Goldman Sachs International, Santander e Société Générale, è avvenuta mediante la c.d. C.B.D.C. e cioè la Central Bank Digital Currency, operante su protocolli blockchain.
L’esperimento, si legge nel comunicato, è consistito, dal punto di vista tecnico, nella predisposizione di appositi smart contracts, che potessero assicurare alla Banca Centrale Francese non solo l’emissione, ma anche il controllo della circolazione dei c.d. C.B.D.C. tokens, cioè di token rappresentativi dell’obbligazione.
Con la predisposizione di appositi smart contracts si è, inoltre, voluto verificare che il trasferimento di C.B.D.C. avvenisse contemporaneamente alla consegna dei security tokens nel portafoglio degli investitori, secondo il meccanismo del “delivery vs. payment“.
3. Conclusioni
Come già detto in un articolo precedente (https://theledger.it/news/bei-banca-investimenti-bond-ethereum/), si cominciano a fare passi in avanti anche in Europa.
Per approfondire
1. https://cointelegraph.com/news/100m-euro-digital-bond-was-a-cbdc-test-says-banque-de-france